1935/12/23 – Intitolazione del Regio Istituto Magistrale di Bobbio al nome di S. Colombano

Da La Trebbia del 23 Dicembre 1935

Con R. Decreto 17 ottobre 1935-XIII la provvida Istituzione che rappresenta il titolo della nostra nobiltà e la nostra tradizione culturale, veniva solennemente consacrata al nome di San Colombano.
Sono così coronati gli sforzi e i voti di quanti all’Istituto nostro, prima e dopo il suo sorgere, hanno dedicato la loro opera, consacrato risorse ed ingegno, dedicato ogni studio ed amore.
Ricordiamo per la storia. Cessata nel 1925 la vecchia Scuola Normale, e soppresso il R. Ginnasio nel 1928, parve che un funereo velo di oscurità si abbattesse sopra ogni cosa nostra più bella e gentile, e dovessimo ridurci, dopo tanta storia e tanta luce di intelligenza e di sapere sparsa per il mondo, al lumicino delle scuole elementari, come un qualsiasi villaggio della nostra montagna.
Sorse allora per opera del clero cittadino e di benemeriti insegnanti laici, per l’impulso e con l’aiuto energico del Podestà Cav. Antonio Renati, un Ginnasio Privato sotto la presidenza del Canonico Prof. Giuseppe Monteverde, che come un buon auspicio, volle intitolarsi – né poteva altrimenti – a S. Colombano. Nel Ginnasio Privato, dopo un biennio di prospera attività consacrata da ottimi risultati agli Esami, si innestò con l’intento di una graduale sostituzione l’Istituto privato Magistrale Misto «Michele Bianchi» con la iscrizione delle due prime classi Inferiori, abbastanza nutrite piene di promesse per l’avvenire. Quando dopo il terzo anno, sopraggiunge il Decreto di istituzione del R. Istituto Magistrale, nell’estate del 1931.
Tutti gli elementi del Ginnasio e dell’Istituto «Michele Bianchi» furono assorbiti dalla nuova scuola e fu la risurrezione. Si cominciò con tutte le classi e con 57 alunni. Al suo quinto anno di vita, se ne contano più di duecento, con notevole percentuale di maschi.
La proposta e l’iniziativa dell’intitolazione del nuovo Istituto a S. Colombano partì dal primo suo Preside Cav. Prof. Umberto Fisso, che non sarà mai abbastanza lodato e ringraziato per l’opera intelligente, amorosa, feconda svolta qui nel creare ogni cosa quasi dal nulla – nell’organizzare con tatto sapiente e con profonda comprensione dei bisogni e delle cose nostre, tutto quanto era necessario perché la scuola vivesse con perfetto funzionamento, con la più completa autonomia.
Il Preside D’Amato fece sua la proposta che sottopose all’approvazione – che fu unanime – del Consiglio dei Professori in apposita adunanza, degnamente illustrandone le ragioni.
In occasione dell’adunata del giorno 15 corr., nell’intermezzo del concerto annuale per solennizzare la festa di S. Cecilia, il Prof. Monteverde ne diede con evidente soddisfazione la prima comunicazione agli alunni e al pubblico Bobbiese, che scattò in unanime e commosso applauso, in cui parvero rivivere tutta la voce e la vita del nostro passato, le anime grandi e generose di tutti i nostri morti, e passare il fremito delle nostre speranze.
S. Colombano protegga la nostra Istituzione; ispiri insegnanti ed alunni nell’opera grande di ricostruzione di questa nostra cara e bella Italia, appassionata di ideali, lanciata ai suoi più eroici e gloriosi cimenti e imprima all’opera educatrice dell’era nuova il sigillo che ha posto sull’opera sua antica – il sigillo della santità e della immortalità.

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