Vaccarezza

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Vacarèsa – Frazione del Comune di Bobbio. Leggiamo dagli appunti del Professor E. Mandelli: nel Codice Diplomatico Bobbiese si incontrano le seguenti lezioni: 862, Vaccaritia; sec. X Cella Vaccaricia; 1197, in prato Gisulpi, supra Vacoariciam (probabile errore di scrittura o di lettura, per Vaccariciam); sec. XII Vacaricia; 1207, Capella de Vacaricia. Il nome è di origine medioevale. Probabilmente si usò in antico nel senso di "stalla alpestre". Il Marinelli (per una raccolta completa di termini geografici dialettali d’Italia, con un saggio per le Marche; in "atti del IX Congresso Geografico Italiano" – Genova 1925 Vol.II pag.190), ricordava come formazioni del tipo caprareccia, vacchereccia, pecoreccia, bufalereccia, siano assai diffuse nell’Italia Centrale e altrove nel senso di "stalla improvvisata per le capre, per le vacche ecc." Ad ogni modo il significato di stalla per tali formazioni è ben antico se ricorre già nel capitolare De Villis di Carlo Magno (prima dell’anno 800) ove leggiamo all’art. XXIII: in villa nostra habeant indices vaccaritias, porcaritias, berbicaritias, capraritias, hircaritias quantum plus potuerint (ciatiamo da P.S. Pasquali. I nomi di luogo del Comune di Filattiera – Milano 1938). Anche nel C.D.B. si incontrano spesso vaccaritia, porcaritia come termini generici di stalla e come toponimi di ville. È evidente l’assunzione del nome comune a nome proprio per l’ingrandimento della Vaccareccia e conseguentemente aumento della popolazione di guardiani o per l’ingrandimento del villaggio in conseguenza della situazione stradale (mulattiera tra convento S. Colombano di Bobbio e Pavia – stazione con ospedali per pellegrini – Vedi Ospedaletto sulla carta 25.000 I G.Militare di Bobbio.

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